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mercoledì, Maggio 14, 2025

Fine vita e dignità umana: il valore della vita tra iniziativa regionale in Toscana e responsabilità a livello nazionale !

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< Fine vita e dignità umana: il valore della vita tra iniziativa regionale in Toscana e responsabilità a livello nazionale ! >

La decisione della Regione Toscana di approvare una legge sul fine vita – ora impugnata dal Governo italiano – riporta al centro del dibattito pubblico un tema tra i più delicati della contemporaneità: il confine tra la libertà individuale e la tutela della vita, tra diritto alla scelta e dovere collettivo di protezione.

La Regione Toscana ha rivendicato con forza l’impianto della legge da lei approvata, definendola un “atto di responsabilità istituzionale” ed uno sforzo per dare risposte normative in assenza di una legge nazionale.

Il riferimento alla sentenza della Corte Costituzionale n. 242/2019 – che invitava il legislatore a colmare un vuoto – è fondato.

La Toscana ha agito sulla base di un’esigenza concreta, cercando un equilibrio tra la sofferenza reale dei cittadini ed i principi costituzionali.

Comprensibile la scelta regionale di affrontare la questione con strumenti autonomi, pur non condividendo la scelta proposta in questo caso specifico.

E’ tuttavia imprescindibile un quadro legislativo nazionale uniforme e condiviso, garante di certezze giuridiche ed etiche su tutto il territorio.

L’intervento governativo, solleva la questione della competenza legislativa e dell’osservanza dei percorsi istituzionali.

Si impone pertanto un confronto costruttivo e rispettoso, evitando sterili contrapposizioni ideologiche e mettendolo veramente al centro di qualsiasi problematica che debba riguardare ogni singolo specifico individuo.

La visione della Democrazia Cristiana: la vita come valore centrale !

La Democrazia Cristiana affronta il tema del fine vita con un approccio ispirato ai valori costituzionali, etici e spirituali della persona umana.

Il punto di partenza è la dignità della vita, che non può essere ridotta a mera sopravvivenza biologica, né a una questione tecnica o amministrativa.

Allo stesso tempo, la Democrazia Cristiana riconosce che l’accanimento terapeutico rappresenta un limite da non superare: non è un obbligo morale né cristiano protrarre la sofferenza con mezzi sproporzionati.

In questo senso, il diritto a rifiutare cure invasive, quando non vi sia beneficio reale, va tutelato nel pieno rispetto della coscienza individuale e dei valori della persona.

La Democrazia Cristiana propone pertanto una visione che:

* promuove le cure palliative come strumento di accompagnamento dignitoso

* rafforza l’assistenza psicologica, spirituale e familiare nei momenti terminali

* incentiva il dialogo tra medico, paziente e comunità

* invita ad un discernimento etico condiviso, lontano da soluzioni drastiche o semplificazioni

Interessante anche il contributo del progetto < Biancofiore Donna D.C. >:

cura, ascolto, prossimità !

Secondo la visione del progetto < Biancofiore Donna D.C. >, la risposta alla sofferenza non può essere solo legislativa.

Serve una rete di ascolto, empatia e cura, che metta al centro la persona nel suo vissuto concreto.

Gli operatori che si occupano di gestione del dolore sono consapevoli dell’assenza di soluzioni universali.

Ogni singolo caso rappresenta una realtà a sé stante, richiedendo un approccio personalizzato che, prioritariamente, eviti l’isolamento del paziente.

Il progetto propone quindi un rafforzamento delle politiche sociali e sanitarie che accompagnino la fine della vita senza scorciatoie, offrendo supporto integrato e dignitoso.

Un invito al Parlamento e alla società civile.

La normativa in oggetto rappresenta un intervento coraggioso e concreto, meritevole di attenta analisi oggettiva, al di là di ogni contrapposizione ideologica. Sebbene la risoluzione di una problematica nazionale di tale complessità non rientri nelle competenze regionali, è significativo il segnale di attenzione e supporto alle persone coinvolte.

È ora compito del Parlamento affrontare questa materia con senso di responsabilità, ascoltando le voci delle Regioni, delle comunità, delle Chiese, del mondo medico e del volontariato.

La Democrazia Cristiana ed il progetto < Biancofiore Donna D.C. > si offrono come interlocutori costruttivi per una legge che sappia coniugare dignità, libertà e solidarietà.

Una legge che non ignori il dolore, ma nemmeno ceda all’indifferenza. Che protegga senza imporre. Che accompagni senza abbandonare !

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YENNY GONZALEZ (LI)

A cura di Ing. YENNY GONZALEZ (Livorno)

yenny.gonzalez@dconline.info *  cell. 327-9036634 *

Coordinatrice della Segreteria politica della Democrazia Cristiana Internazionale

Segretaria nazionale del Dipartimento < Statistiche e Monitoraggio territoriale > della Democrazia Cristiana Italiana

Responsabile nazionale del Gruppo di Lavoro < Biancofiore Donna > della Democrazia Cristiana italiana

Componente della Direzione nazionale della Democrazia Cristiana e Componente del Consiglio Nazionale della D.C. Italiana

Editorialista de < IL POPOLO > della Democrazia Cristiana

 

www.ilpopolo.news *

www.democraziacristianaonline.it *

 

 

 

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