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Il Prof. Gennaro Di Martino (Torre del Greco/NA) è il nuovo Presidente regionale per lo Sviluppo e l’Organizzazione della Democrazia Cristiana della regione Campania.

Il Prof. GENNARO DI MARTINO (Torre del Greco / provincia di Napoli) è stata nominata Presidente regionale per lo Sviluppo e l’Organizzazione della DEMOCRAZIA CRISTIANA della Regione CAMPANIA.
Si rafforza ulteriormente la dirigenza territoriale della DEMOCRAZIA CRISTIANA della regione CAMPANIA.
La nomina Le è stata conferita dal Segretario politico nazionale della Democrazia Cristiana dott. ANGELO SANDRI (Udine * 342-9581946), di concerto con il Coordinatore Segreteria naz.le D.C. e Segretario Organizzativo nazionale ad interim Comm. RODOLFO CONCORDIA (Roma * 335-7709516) e con il Vice-Segretario politico nazionale D.C. Rag.ra CLARA FUNICIELLO (Taranto
*392-0860645).
Un tanto SU PROPOSTA del Vice-Presidente nazionale D.C.e Segretario regionale D.C. Puglia Prof. ALESSANDRO CALABRESE (Taranto) e Segretario nazionale Movimento Femminile e per le Pari Opportunità KATYA OMES (Milano).
Nomina di cui al protocollo numero 046/2020 * Regionali D.C. * di data 20-05-2020 *
gennaro.dimartino@dconline.info *
A GENNARO DI MARTINO (Napoli) giungano i più cordiali auguri di BUON LAVORO e di BUONA D.C. da parte di tutta la dirigenza della DEMOCRAZIA CRISTIANA italiana ed internazionale.
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I miei ricordi sul Maestro Ezio Bosso. * (prima parte)

< I miei ricordi sul Maestro Ezio Bosso > * (prima parte)

A cura di Andrea Petricca (L’Aquila) * andrea.petricca@dconline.info * 374-9929655 * Segretario provinciale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana de l’Aquila. * www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it 

 

La scomparsa del Maestro Ezio Bosso, avvenuta nei giorni scorsi, è stata per me uno scioccante colpo al cuore e all’anima.

Ezio Bosso è stato un autentico esempio per tutto il mondo. Un uomo e un musicista immenso che, con professionalità esemplare, ha sempre lottato e creato per la vita, l’arte e la bellezza.

Il Maestro diceva sempre che nella Musica ogni problema diventa opportunità, così come aveva sottolineato nel suo straordinario discorso al Parlamento Europeo.

Ed infatti, dal 2011, lui stesso ha scelto di fare della sua malattia una straordinaria missione di vita attraverso la musica, offrendo e donando bellezza di qualità a chiunque avesse voluto ascoltare.

Nell’agosto 2019 ho avuto il privilegio di conoscere e di suonare con Ezio Bosso come primo violino nell’Orchestra Filarmonica di Benevento.

È stata un’esperienza che mi ha notevolmente cambiato non solo dal punto di vista musicale e professionale, ma anche di vita, di spirito, di personalità e di trascendenza.

Ezio Bosso mi ha donato una grande energia, per una Musica rinnovata, per una coscienza più consapevole e la pura capacità di commuoversi come un bambino di fronte alla bellezza.

Durante le prove, Ezio Bosso dava il suo massimo esattamente come faceva nei suoi concerti.

Ci guidava e si faceva guidare dalla Musica. Nell’orchestra eravamo tutti giovani musicisti, ma lui ci ha sempre trattato, nonostante avessimo ancora molto da perfezionare, alla pari di grandi professionisti, come fossimo la sua orchestra. La sua umiltà e la sua grandezza si potevano scorgere anche dall’ironia e dal sottile umorismo con cui desiderava entrare in confidenza con tutti noi.

Nel programma del concerto che avremmo eseguito c’era la Sinfonia n. 2 da lui composta, la Quinta di Beethoven ed il Boléro di Ravel.

Come nel programma televisivo da lui ideato e condotto “Che storia è la musica”, Ezio Bosso ci accompagnava ogni giorno per mano alla scoperta della musica che avremmo suonato e dei compositori con una semplicità e una profondità che riusciva a penetrare nelle nostre coscienze facendoci ricercare sempre e comunque il vero senso della musica.

Diceva infatti che “è buffo che la musica dei grandi compositori del passato viva attraverso di noi e che noi viviamo allo stesso tempo attraverso di loro; noi musicisti ci trasfiguriamo nella musica e nell’anima del compositore”.

Il Maestro ci ricordava anche che, oltre allo straziante degrado culturale che sta rendendo la musica colta in Italia agonizzante (il suo ultimo desiderio era infatti quello di portare l’insegnamento della musica anche nelle scuole dell’infanzia), spesso sono i musicisti stessi che si dimenticano di commuoversi umilmente di fronte alla loro musica, così presi dalla feroce competizione, dall’egocentrismo e dal narcisismo.

Il senso della musica per Ezio Bosso, come quello della vita, è quello di donarsi sempre all’altro.

“In orchestra”, ci diceva, “non è più bravo chi suona più forte degli altri, ma chi sa ascoltare gli altri. E ogni orchestrale deve donarsi al suo compagno per creare qualcosa di superiore”.

Ci diceva di suonare ogni nota come fosse la prima e l’ultima della nostra vita e di dare sempre e comunque il meglio di noi stessi, dicendo ironicamente: “se lo posso fare io che non sono proprio il ritratto della salute, potete farlo anche voi”.

 

A cura di Andrea Petricca (L’Aquila) * andrea.petricca@dconline.info * 374-9929655 * Segretario provinciale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana de l’Aquila.

www.ilpopolo.news * www.democraziacristianaonline.it 

 

Vangelo di dm 17 maggio 2020: “Se mi amate, osservate i miei comandamenti”.

Domenica 17 Maggio * VI Domenica di Pasqua

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 14,15-21 * Traduzione liturgica della Bibbia

 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osservate i miei comandamenti.
Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre,
lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi.
Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete.
In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

 

 

San Giovanni Maria Vianney (1786-1859) sacerdote, curato d’Ars
Pensieri scelti del santo Curato d’Ars

 

Facciamo appello allo Spirito Santo

Coloro che sono guidati dallo Spirito Santo hanno idee giuste. Ecco perché ci sono tanti ignoranti che ne sanno più dei sapienti. Quando si è guidati da un Dio di forza e luce, non ci si può sbagliare. Lo Spirito Santo è Luce e Forza. E’ Lui che ci fa distinguere il vero dal falso e il bene dal male.
Il Buon Dio, inviandoci lo Spirito Santo, ha fatto con noi come un grande re che incarica il suo ministro di guidare uno dei suoi sudditi dicendogli: “Accompagna quest’uomo dovunque e poi riportamelo sano e salvo”. Che bello essere accompagnati dallo Spirito Santo! E’ una buona guida Quello!
Lo Spirito Santo ci guida come una madre conduce il figlio di due anni per la mano, come una persona che guida un cieco. Bisognerebbe dire ogni mattina: “Mio Dio, inviami lo Spirito Santo che mi farà conoscere chi sono io e chi sei Tu…” Un’anima che possiede lo Spirito Santo gusta un sapore squisito nella preghiera: non perde mai la santa Presenza di Dio.

IL RE DEI COVID

https://www.ilpopolo.news/il-re-dei-covid/

 

 

 

 

Vangelo di Sabato 16 maggio 2010 * Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,18-21.

Vangelo di Sabato 16 maggio 2010 * Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,18-21. * Traduzione liturgica della Bibbia * « Poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia »

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.
Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.
Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».

 

San Cipriano (ca 200-258) * Vescovo di Cartagine e martire * Lettere, 58

 

« Poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia »

“Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v’insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti” (Lc 6,22-23). Il Signore ha voluto che ci rallegrassimo ed esultassimo quando siamo perseguitati (Mt 5, 12), perché quando vengono le persecuzioni, allora si ricevono le corone della fede (Gc 1, 12), i soldati di Cristo mostrano le proprie capacità, e i cieli si aprono per i suoi testimoni. Non siamo stati impegnati nella milizia di Dio allo scopo di pensare solo alla tranquillità, di sottrarci al nostro servizio, mentre il Maestro dell’umiltà, della pazienza e della sofferenza ha compiuto in prima persona, prima di noi, lo stesso servizio. Ciò che ha insegnato, ha cominciato con l’adempierlo, e ci esorta a tener duro perché lui stesso ha sofferto prima di noi, e per noi. (…)
Prima di partecipare alle gare dello stadio, ci si esercita, ci si allena, e ci si considera poi molto onorati se, sotto gli occhi della folla, si ha la fortuna di ricevere il premio. Ma ecco una prova molto più nobile e lampante: mentre lottiamo e combattiamo la battaglia della fede, Dio ci guarda, noi che siamo i suoi figli, e lui in persona ci dà la corona di gloria (1 Cor 9, 25). (…) Ci guardano anche i suoi angeli e Cristo ci assiste: quale gloria per noi! (…) Perciò armiamoci, fratelli carissimi, raccogliamo tutte le forze e disponiamoci alla battaglia con animo integro, con fede piena e con virtù solide.